#atletici domani
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ora faccio stretching, cit.
#hello it's me#mood#un saluto agli amici feticisti#atletici domani#un pat pat a chi mi ha regalato questi calzini stupendi
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Cabral-Lazio, Ruiz, Danilo e primo giorno di Vlahovic: le news di oggi 🤑
Ci avviciniamo sempre di più al gong di questa sessione di calciomercato e la temperatura rimane calda, con diverse formazioni che intendono ancora operare qualche colpo.
Cominciamo però da un colpo già realizzato, il più importante: Dusan Vlahovic è sceso in campo con i suoi nuovi compagni.
Juve, primo allenamento di Vlahovic
Primo giorno di allenamento alla Continassa per Dusan Vlahovic.
Il centravanti serbo ha svolto test atletici, ma anche lavorato con la palla, esercitandosi sulla tecnica, sullo sviluppo della manovra e sul possesso (svela la Juventus attraverso il report delle attività odierne). Domani e lunedì riposo per la squadra, si torna in campo martedì.
Inter, per Gatti grande concorrenza
Dopo il colpo Gosens e quello Caicedo, l’Inter si avvantaggia e vede già alla prossima finestra di mercato. Uno degli obiettivi è Federico Gatti, difensore del Frosinone.
Oltre a Gianluca Scamacca e Davide Frattesi, i nerazzurri vorrebbero offrire 7 milioni per la prossima stagione. In Italia però ci sono piiù pretendenti sul giocatore: il profilo interessa anche a Torino e Sassuolo, svela Sky Sport. Proprio Dionisi vorrebbe riuscire nell’intento di costruire una squadra tutta italiana. Appuntamento, per questa operazione, alla prossima sessione.
Nel pomeriggio, invece è arrivata l’ufficialità di Caicedo: l’ex Genoa vestirà la maglia numero 88.
Milan: Daniel Maldini verso la permanenza
L’interesse della SPAL per Daniel Maldini rimarrà tale. La formazione ferrarese ha provato a chiedere il giocatore al Milan in prestito secco, ma, come racconta il Corriere della Sera, il Diavolo alla fine dovrebbe tenere il figlio d’arte.
Napoli, Ruiz ha l’accordo sul rinnovo
Tra i tanti rinnovi da discutere in casa Napoli, c’e anche quello di Fabian Ruiz.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il centrocampista spagnolo avrebbe già un accordo con il club per un nuovo contratto: l’ingaggio andrebbe a sfiorare i 3 milioni netti a stagione per i prossimi cinque anni.
Roma, Danilo conveniente ma…
Con le condizioni economiche favorevoli derivanti dall’ingaggio di Danilo del PSG (circa 1,3 milioni per 6 mesi di prestito), Danilo del PSG potrebbe essere una soluzione conveniente per la Roma.
Bisogna però capire se il club francese, come rivela La Gazzetta dello Sport, possa accettare l’ipotesi di un prestito secco o con diritto di riscatto, senza inserire alcun obbligo. Tuttavia il profilo del giocatore non sarebbe in linea con quanto chiesto da Mourinho dal suo arrivo nella capitale.
Lazio, nuovo profilo per l’attacco
Con il passaggio di Muriqi al Mallorca (biancocelesti e spagnoli hanno trovato un accordo di massima), la Lazio valuta le alternative per l’attacco.
Come vice Immobile, secondo Tuttosport, l’ultimo nome ad essere stato sondato e quello di Cabral. Non si tratta però del centravanti appena passato alla Fiorentina per il post Vlahovic, bensì il giocatore dello Sporting Lisbona. Per lui 10 presenze, 1 gol e 1 assist nel campionato portoghese finora.
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la mia vita al tempo del COVID-19 (giorno 24)
Oggi ho scelto la frase per la mia lapide: GRAZIE A TUTTI, MA HO RISOLTO.
Sono un etilista, un playboy, un delinquente, un mangiapreti incallito, uno poco riservato, mennetto, pitocco, un lavativo, nei miei giorni peggiori un pittore (altrimenti poeta), ma indosso una smisurata montagna di muscoli e ho un invidiabile taglio di capelli alla moda. Lo so, sono presumibilmente l’ultima persona al mondo a cui ti rivolgeresti per ricevere consigli di vita, o che sceglieresti di comprendere nella tua elitaria cerchia di amici, e proprio per questo che faccio per te. Sono tutto quello, il perfetto che-ti-ci vuole. Orribile, crudo, disgustoso, depravato… quelle smisurate sabbi mobili dove sprofondi insieme al peso di tutti i tuoi fallimenti. La depressione che ti perseguiterà per il resto dei tuoi giorni. In una parola: IO. Avere a che fare con me, frequentare i miei pensieri scritti è la prima vera chances che questa vita infame ti sta offrendo. Forse l’unica. Leggendomi supererai tutte le aspettative, soprattutto le tue. Perché? Perché troverai nelle mie parole un uomo che lotta per quello che pensa, che tiene duro. Che non si arrende… mai.
Penserai: vedi Andre è uno che non getta la spugna, non smette mai di provare. Crede in se stesso… persiste contro tutti e tutto. Vedi Andre, incarna il mio più segreto desiderio di…
Leggere le mie parole, non ti permetterà di superare le avversità e di trasformarti in uno sfolgorante faro di spiritualità e saggezza; l’esatto contrario… ti permetterà di essere completamente, risolutamente onesto con te stesso. Soprattutto con i tuoi lati peggiori. In pace con ciò che hai in fondo al cuore. Ti darà la forza, il coraggio di condividere i tuoi difetti senza alcun dubbio o esitazione. È questa la cortesia, il vero dono che ti offrono le mie parole: di trovarti a tuo agio con il fallimento. La vera affermazione non nasce dalla determinazione ad essere un vincente, ma dalla consapevolezza di non esserlo.
Anni fa è successo anche a me. Be’, per farla breve, quando lavoravo come moderatore di assemblee condominiali per l’agenzia numero uno in Italia nell’ambito della gestione e amministrazione condominiale, mi innamorai di una tipa di nome Ornella che era stata assunta per mugolare al telefono ai clienti in attesa. I miei ripetuti e goffi approcci cervellotici non sortirono nessun effetto…Poi qualcuno mi disse che le piacevano uomini atletici e particolarmente coraggiosi, e fu così che iniziai a dedicarmi alle arti marziali. Per far colpo su di lei decisi di sfidare il maestro Batuo del Tempio Shaolin di Luoyang (una città della provincia del Henan in Cina). Purtroppo il maestro Batuo si rivelò troppo forte per uno che, come me, praticava arti marziali da soli tre mesi. Avevo fallito. Avevo umiliato la mia famiglia e svergognato Carmine Gambuzza, il mio maestro di kung fu. Quando scorsi con lo sguardo il pubblico (circa 40.000 persone), e i miei occhi incrociarono quelli di Ornella, allora lessi il suo labiale: “Coglione!” Quell’esperienza mi insegnò che nessun operaio è mai diventato ricco lavorando in fabbrica, oltre all’importanza di accettarsi e vivere con onestà. Non cercare mai di essere un altro. La felicità e la realizzazione non ti renderanno una persona migliore. Manco diventando una persona diversa otterrai fama e successo. La società, il costume – come fu per i nostri genitori a loro tempo – ci ha cresciuto facendoci concentrare ossessivamente su aspettative ir | re | a | li | sti | ca | mén | te positive. Siiti più felice, siiti più sano, migliore, intelligente, meglio degli altri, più forte, più veloce, più ricco, popolare, attraente, ben vestito, produttivo, invidiato e il più ammirato. Trovati un buon lavoro. Studia per trovarti un bel posto (di merda) in banca… Anche a me la nostra società mi voleva perfetto e, tutte le mattine dopo aver fatto la colazione dei campioni e aver cagato diamanti da 530 carati, salutare con un bacio la mia mogliettina top model e i miei due bambini bellissimi e così intelligentissimi. Poi recarmi presso il mio lavoro di merda in banca, comodamente seduto sulla mia Audi Stocaz. Dove mi sarei occupato di transazioni commerciali relative a oggetti fisici, incredibilmente importanti per la valorizzazione delle reti sociali (qualsiasi cosa significhi), che un giorno finiranno con ogni probabilità per salvare il pianeta.
Se ti fermi a rifletterci su… Tutte queste aspettative, queste cazzate, con cui la nostra società ci nutre e ci cresce, ti accorgerai che si concentrano sempre e soltanto su ciò che ti manca. C’è un accanimento, una becera insistenza su quelle che magari già vivi come mancanze e personali fallimenti, e non fanno che enfatizzarli. Impari modi migliori per guadagnare soldi, perché pensi di non essere abbastanza ricco. Ti metti davanti allo specchio e ripeti a te stesso che sei bello, perché senti di non esserlo. Alleni continuamente i quadricipiti e i bicipiti femorali, perché pensi che quel tizio al mare li ha più sviluppati dei tuoi. (Non è il mio caso).
Tutto questo serve soltanto a ricordarti di continuo cosa non sei, cosa ti manca, cosa saresti se solo… Se non fai che sognare, ambire una cosa, non fai altro che rafforzare la stessa realtà inconscia che, quella cosa ti manca. Non funzione come per il Bodybuilding. Il segreto per una vita migliore non è l’aumento: compra di più, fai di più, guadagna di più, scopa di più. Fatti il culo per comprarti quel megatelevisore, il BMW, l’ I Phone 1000 pro max plus o quelle scarpe fiche… Di certo farai del bene all’economia, ma non alla tua salute mentale. Dedicare tutti i tuoi sforzi all’inseguimento di realizzazioni e soddisfazioni che non sono le tue. Il segreto per vivere una vita migliore, non è sbattersi di più, è sbattersi di meno. Solo per ciò che è vero, immediato e importante. Per te.
Proprio come quello di cui scrivo ogni giorno. Tra le righe, anche.
Se c’è qualcosa con cui io me la sono sempre presa, in tutti i miei scritti, è l’ipocrisia, questo grande lubrificante che permette alla società di funzionare. E l’affronto nell’unico modo possibile: denudando il mio mirabile corpo enorme e ben scolpito.
Ora vado a spolverare della ghisa ragazzi, potrete continuare a leggermi domani!
Fine giorno24
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PORTO SAN GIORGIO – La Federazione Italiana Pallavolo ha chiuso la stagione definitivamente e anche in casa di Volley Angels Project si può guardare al futuro senza più incertezze. Nella prossima stagione agonistica quindi ci sarà nuovamente la formazione di vertice in serie B2 (per il terzo anno consecutivo), una in serie D, altre in prima e seconda divisione e tutte le giovanili che, per direttiva federale, avranno un’età innalzata di un anno rispetto a questo campionato.
Abbiamo tastato il polso della società rossoblù per conoscere quali saranno le prospettive sia dal punto di vista dell’organizzazione tecnica che da quella sportiva e abbiamo rivolto alcune domande al direttore tecnico Daniele Mario Capriotti che al direttore sportivo Fulvio Taffoni.
Quanto e in che modo l’emergenza coronavirus ha condizionato l’attività societaria e quali conseguenze ci saranno per il futuro delle varie squadre, anche giovanili?
Capriotti: Certo è che questa situazione ha condizionato molto la nostra attività, ma un società che lavora con i giovani non può smettere di pensare al futuro e quindi abbiamo continuato ad allenarci via web, pur rispettando le direttive governative.
Taffoni: Per quanto riguarda la vita societaria abbiamo preso di petto la situazione e spostato il focus su tutte le azioni di promozione e di fidelizzazione del nostro mondo, fatto di atlete, allenatori, famiglie, appassionati e sponsor. Abbiamo semplicemente moltiplicato e diversificato gli sforzi e le energie.
Quali sono le attività con le quali la società sta sostituendo gli allenamenti quotidiani?
Capriotti: L’idea generale con la quale abbiamo affrontato il momento è quella che il campione non è mai stanco e non ha mai motivi per fermarsi. La nostra pratica è stata quella di tracciare la linea per web-allenamenti fisici grazie ai nostri preparatori atletici, con le ragazze che hanno risposto inviando i loro feedback, in modo da poter monitorare il loro lavoro. Inoltre, oltre al corpo, alimentiamo mente e anima con allenamenti congiunti sempre molto partecipati.
Vista la sospensione definitiva del campionato di serie B2, come si comporterà la società nei confronti delle atlete?
Capriotti: In pratica, abbiamo già iniziato la stagione futura, in attesa di avere notizie certe, con forti stimoli per i prossimi campionati.
Taffoni: Abbiamo da subito rassicurato tutti e manterremo la nostra parola riguardo agli impegni presi , sperando che le aziende possano sostenerci in questo. Facile immaginare che comunque le scelte tecniche per la prossima stagione vadano in perfetta continuità e coerenza con le linee tracciate quest’anno.
Come cambierà il mondo della pallavolo dopo il Coronavirus, in particolar modo quello non di vertice?
Taffoni: Tante cose cambieranno nella vita quotidiana di ciascuno di noi, figuriamoci nel mondo dello sport. Di una cosa siamo sicuri: il modo con cui vivremo questa contingenza e le scelte che stiamo facendo ora , faranno la differenza domani. Noi siamo totalmente focalizzati e proiettati alla costruzione del futuro.
Capriotti: Noi siamo dei sognatori e la nostra filosofia dice che lo sport è vita e la vita è sport. Attendiamo le nuove regole per poter continuare a sognare e proseguire il lavoro in continuità con quello della stagione che è stata interrotta dall’emergenza. L’ex presidente della Cecoslovacchia Vaclav Havel diceva: “La speranza non è ottimismo. La speranza non è la convinzione che ciò che stiamo facendo avrà successo. La speranza è la certezza che ciò che stiamo facendo ha un significato. Che abbia successo o meno”.
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Monte Livata e Gavelli
Per sabato 15 febbraio 2020, il calendario della scuola di montagna prevede di arrampicare alla falesia di Monte Livata, altitudine circa 1000 metri. Al mattino la giornata è limpida, assolata e leggermente frizzantina, ma consapevole della volta scorsa, niente maglie pesanti, anche se le minime previste sono un po’ basse. Alle 10:00 al bar di Vicovaro: Maestro Taino, Donatella, Fabrizio, Gloria, Giovanni, Teresa, Doc, Alvise, Laura, Fabian e Lena, Valentina, Giorgio, Matteo ed io. Caffè, cornetto e via verso Monte Livata. Parcheggiate le macchine sul tornante con la fontana, perennemente in ombra, imbocchiamo il sentiero, un lungo traverso leggermente in salita, che ci scalda la muscolatura e quando arriviamo alle pareti siamo pronti per cominciare. Questa falesia è un bellissimo scudo di roccia totalmente esposto a sud, che prende sole pieno dal mattino fino a metà pomeriggio, quindi si può stare in maglietta o in canottiera anche nelle giornate invernali. Le vie non sono banali, e non c’è niente sotto il 6a, con attacchi abbastanza atletici e passaggi di placca delicati. Non è proprio l’ideale per i principianti e Giorgio, che ha messo l’imbrago credo per la terza volta, ne paga lo scotto. Insomma, dopo la sesta via siamo tutti cotti al punto giusto e pronti per la birretta, ottima anche per reintegrare i sali. Con Donatella, dopo i saluti, andiamo al Bagnaccio, ci sta proprio bene un bel bagno caldo e rilassante, poi due quadrati di pizza e dritte a Collescipoli per dormire che domani il programma prevede Gavelli… ”Patria della placca”, questa falesia è motivazione più che sufficiente per far partecipare Frankie con Peppe. Siamo in quattro oggi… alcuni sono andati a sciare per tre giorni all’Abetone, altri a camminare e altri ancora al mare (a febbraio...). Se possibile il tempo è ancora più bello di ieri e al parcheggio della falesia non ci sono macchine. Forse è presto, con la maratona di San Valentino a Terni siamo dovuti uscirne prima delle 9,20, però quando arriviamo su, la parete di destra è già piena di gente (ma come sono arrivati???) e decidiamo di andare a quella (vuota) di sinistra. La roccia di questa falesia ha una compattezza incredibile; non una fessura, un'increspatura, una tacca … “aderenza” su placche appoggiate o verticali. Anche oggi si parte dal 6a e si arriva al 6c (noi ci si ferma al 6a+). Personalmente trovo difficile montare il 6a, ma per fortuna c’è Frankie, che mette su altre vie. Piano piano arrivano altri arrampicatori e anche questa parte di falesia si riempie. Sarà il caldo o le scarpette troppo strette(o troppo larghe), sarà che ho mangiato troppo (o troppo poco) ... Qualunque cosa sia, oggi dopo quattro vie sono stanca e non vedo l’ora di scendere a valle. Il bello è che siamo tutti d’accordo e verso le 14:30 ci si leva per raggiungere, al bar, un posto al sole per dissetarsi piacevolmente. Le due giornate trascorse all’aperto mi hanno ripulita dallo smog della settimana in città. Mi rendo conto che per me è diventato indispensabile fuggire per il fine settimana e che oltre ad essere molto bello e divertente quando siamo in tanti, ogni tanto, anche in quattro, non è niente male!! Grazie a tutti. Danila
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Test atletici alla ripresa
http://gianluigibuffon.forumo.de/post80022.html#p80022
La Juventus torna al lavoro: dopo la domenica di riposo concessa da Allegri al termine della gara vinta sul Cagliari, i bianconeri si sono ritrovati questo pomeriggio a Vinovo per riprendere la preparazione. Niente pallone però: la squadra, in gruppi separati, è stata infatti impegnata in una serie di test atletici. Anche domani mattina i ragazzi torneranno al lavoro al Training Center, in vista del prossimo match, che li vedrà in campo sabato pomeriggio a Marassi, contro il Genoa.
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Milan-Bonucci, contratto fino al 2022
Milan-Bonucci, contratto fino al 2022
Adesso i test atletici a Milanello e domani le visite mediche
RSS di Piemonte – ANSA.it http://ift.tt/2ungxoE Piemonte – Alessandria
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Spal: raduno per la A 49 anni dopo
Test atletici e visite, domani squadra si trasferisce in Friuli http://ift.tt/2u068zF
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In questo finale di stagione la Juventus non ha tempo di metabolizzare una gara che già ne deve preparare un’altra. Archiviato il quarto d’andata di Champions League contro il Barcellona vinto brillantemente con un rotondo 3-0 i bianconeri questa mattina si sono ritrovati al Training Center di Vinovo in vista della trasferta pescarese in programma, sabato alle ore 15. Il programma della seduta ha previsto lavoro di scarico per chi ha giocato ieri sera, mentre il resto del gruppo, dopo una fase di riscaldamento ed esercizi atletici, ha lavorato con la palla concentrandosi sulla fase realizzativa e sui tiri in porta. Contro il Pescara, Massimiliano Allegri potrebbe operare un ampio tournover, ma la priorità rimane sempre quella di conquistare i 3 punti perché l’obbiettivo della Madama è entrare nella leggenda e per far ciò non si può né abbassare la guardia, né sottovalutare gli avversari anche se sono di bassa classifica. I lavori riprenderanno domani mattina, antivigilia della gara prima della Pasqua.
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Allenamento defaticante per chi ha giocato, esercizi con la palla per il resto del gruppo In questo finale di stagione la Juventus non ha tempo di metabolizzare una gara che già ne deve preparare un'altra.
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